Al nome di Dio e dela sua madre santissima Madonna Sancta Maria.
Noi maiestro Domenicho Agustini e 'l maiestro Nicholò di Ceccho Merci, dinanti da voi, signiori operaio e conselglieri dell'Uopera Sancte Marie di Siena, diciamo, ongnie cosa considerato così nella chiesa vecchia come nella nuova, e considerando quelle chose che si volgliono disfare della chiesa vecchia, come ene el chanpanile e la mete e le volte tutte della chiesa vecchia e le volte tutte del San Giovanni, e volsi mutare e· legio e la sepoltura del cardenale, el veschovado e tutto el chasamento delo spedale di monna Angniesa, le quagli cose volere rifare di nuovo costarebbe più di cento cinquanta migliaia di fiorini d'oro.
E credesi per noi che la chiesa nuova a volere mandarla inanti, la detta chiesa nuova, sicondo sua proportione e sicondo l'entrata della detta Huopera, noi si farebbe en cento anni: per la quale chagione, tutte queste cose considerate, pare a noi che lla detta chiesa vecchia e stia ferma e si mantenga come ella ene traendosi a fine ed a perfetione l'agionta, sopra ala quale al presente si lavora, che viene sopra al San Giovanni con quelli adorni che si richiegono alla detta chiesa. E crediamo che la detta chiesa si potrà uficiare tra qui e cinque anni, e per gli cittadini usare.
Sopra a· lavorio della chiesa nuova, diciamo che della detta chiesa si faccia una chiesa ad onore di Dio e della sua beata madre Vergine Maria e del beato sancto Giovanni Batista, la quale avarà otto volte e una cupola in meçço più alta dele dette volte, civorata [. . . . . . . . .] modo di tabernacolo, e con quelgli [. . . . . . .]di che si richiedaranno alla detta chiesa, la quale sarà el votio LVI braccia per l'uno verso, e per l'altro LX braccia con una trebuna da chapo, nel meçço della quale chiesa si faccia una fonte del sancto batesimo.