Pubblicazioni

In questa pagina sono segnalate le pubblicazioni (monografie, curatele, articoli, ecc.) legate al progetto o aventi una particolare attinenza con il progetto.


Alessandro Aresti, Il lessico delle arti e il volgare a Siena fra Tre e Cinquecento. Studi linguistici sui Documenti per la storia dell'arte senese (1854-1856) di Gaetano Milanesi
Editore: Edizioni dell’Orso
Anno: 2024

Il volume si inserisce nell’alveo del progetto ItalArt, che mira alla costituzione di un ampio corpus di testi pratici in volgare di ambito artistico (contratti, allogazioni, lettere, suppliche, note di pagamento, ecc.), compresi nel periodo che va dalle prime testimonianze (seconda metà del ’200) sino al tardo Rinascimento, e alla realizzazione di un relativo glossario della terminologia tecnica, con l’obiettivo di offrire un piccolo ma significativo contributo alla conoscenza dell’italiano delle arti (pittura, scultura, architettura e arti cosiddette “minori”) nel periodo in questione. Al momento il corpus è costituito da una gran parte dei Documenti per la storia dell’arte senese (Siena, Porri, 3 voll., 1854-1856) di Gaetano Milanesi, ripubblicati a partire dagli originali e secondo criteri filologici aggiornati. A un primo capitolo introduttivo, che mostra alcuni risultati, ma anche alcune future direzioni di ricerca, del progetto, fanno seguito una sezione di 253 testi (quelli di mano di scriventi senesi) trascelti tra quelli finora ripubblicati nell’ambito di ItalArt (cap. 2) e un glossario della terminologia artistica e edilizio-architettonica (cap. 3). Il quarto capitolo offre i risultati di un’analisi in diacronia sul volgare senese fra Tre e Cinquecento, limitata a una serie di tratti fonomorfologici riconosciuti dalle ricerche pregresse come distintivi di questa varietà nell’arco temporale in questione. Infine, in ragione del gran numero di nomi di persona e di luogo di cui i documenti considerati sono latori, si è ritenuto utile offrire un indice antroponomastico (cap. 5) e un indice toponomastico (cap. 6) completi.


Alessandro Aresti, Artisti scriventi e artisti scrittori. Modelli, pratiche e forme da Taddeo Gaddi a Vasari, in L’italiano e la scienza tra Medioevo e Rinascimento. Le vie della lingua, della letteratura, dell’arte, a cura di Lorenzo Bacchini, Francesco Brenna, Barbara Fanini, Giulio Vaccaro, Giulia Virgilio, Valerio Zanetti, pp. 63-77.
Editore: Franco Cesati
Anno: 2022

Alessandro Aresti, Per la conoscenza della terminologia delle arti fuori di Toscana fra Tre e Quattrocento. Con alcune spigolature da documenti d’archivio bolognesi e ferraresi, in Terminologie e vocabolari. Lessici specialistici e tesauri, glossari e dizionari, a cura di Claudio Grimaldi e Maria Teresa Zanola, pp. 23-32.
Editore: Firenze University Press
Anno: 2021

L’articolo si suddivide in tre parti. Nella prima parte, dopo aver accennato a un progetto, attualmente in corso, di riedizione on-line di documenti di argomento artistico di area principalmente toscana (e senese in particolare) risalenti ai secoli fra Tre e Cinquecento, oltre che di spoglio della terminologia tecnica da essi ricavabile, viene annunciata l’intenzione di estendere l’indagine alle terminologie extra-toscane in uso in quei centri o in quelle aree che, nel periodo considerato, hanno rivestito un ruolo rilevante nel progresso delle arti figurative, per studiarne tempi e modalità di comparsa e diffusione. Allo scopo l’autore ritiene che possano costituire un fertile terreno di scavo documentario gli archivi delle fabbricerie relative alla costruzione di importanti cattedrali. Nella seconda parte sono presentati i risultati di una prima ricognizione nell’Archivio della Fabbrica di San Petronio, a Bologna, seguita da una spigolatura lessicale eseguita su due documenti della fine del Trecento. Nella terza parte l’attenzione si sposta su una ricca raccolta documentaria messa a disposizione degli studiosi da Adriano Franceschini, Artisti a Ferrara in età umanistica e rinascimentale, grazie alla quale è possibile conoscere meglio il vocabolario artistico di Ferrara; anche in questo caso è proposta una piccola esemplificazione lessicale.


Alessandro Aresti, Suppliche di artisti alla Signoria di Siena fra Quattro e Cinquecento. Genere testuale e aspetti pragmatico-linguistici, in Pragmatica storica dell’italiano. Modelli e usi comunicativi del passato, Atti del XIII Convegno ASLI Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Catania, 29-31 ottobre 2018), a cura di Gabriella Alfieri, Giovanna Alfonzetti, Daria Motta e Rosaria Sardo, pp. 153-160.
Editore: Franco Cesati
Anno: 2020

Da qualche tempo l’autore si sta interessando ad alcune antologie sette-ottocentesche di documenti storico-artistici di tipo pratico risalenti al periodo fra Tre e Cinquecento con l’obiettivo di sfruttarle per indagini lessicali e linguistiche. Nel presente articolo l’attenzione è appuntata sul Carteggio inedito d’artisti dei secoli XIV, XV, XVI (Firenze, Molini, 1839-1840, 3 voll.) di Johannes W. Gaye e sui Documenti per la storia dell’arte senese (Siena, Porri, 1854-1856, 3 voll.) di Gaetano Milanesi, da cui sono attinti 22 documenti che rientrano nel genere testuale della supplica. Delle suppliche, inviate da diversi artisti senesi, o residenti a Siena, alla Signoria, e risalenti a un periodo compreso fra il 1421 e il 1570, è indagata la struttura formale, con particolare riguardo agli aspetti pragmatico-linguistici.


Alessandro Aresti, Between Philology, Lexicography and Art History. The ItalArt Project, in The Language of Art and Culture Heritage: A Plurilingual and Digital Perspective, edited by Ana Pano Alamán & Valeria Zotti, pp. 39-58.
Editore: Cambridge Scholars
Anno: 2020

The aim of the article is to present the project ItalArt. L’italiano delle arti fra Medioevo e Rinascimento, at the moment centered on the online re-editing of documents from the Documenti per la storia dell’arte senese (Porri, Siena, 1854-1856) by Gaetano Milanesi, carried out according to modern philological criteria. In view of the realization of a glossary of the artistic and architectural terminology contained in those documents, in the second part of the article an initial examination of 10 arbitrarily chosen items, merely for illustrative purposes, is proposed. The article is also an opportunity to announce a medium/long-term goal of the ItalArt project, that is is to expand the investigation to the extra-Tuscan terminologies in use in the centres or areas that played an important role in the domain of figurative arts in the period under consideration.


Alessandro Aresti (a cura di), Lingua delle arti e lingua di artisti in Italia fra Medioevo e Rinascimento
Editore: Franco Cesati
Anno: 2019

Il volume rappresenta il vivace confronto e scambio fra studiosi che, relativamente al periodo medievale e rinascimentale italiano, si sono interessati da una parte alla lingua, e in particolare al lessico, delle arti (pittura, scultura, architettura ma anche “arti minori”, se è lecita tale etichetta, oggi non più in auge fra gli addetti ai lavori), dall’altra all’uso linguistico di alcuni dei massimi esponenti delle arti, nonché al contributo che questi hanno dato alla formazione e allo sviluppo delle relative terminologie. Si è scelto come termine ad quem la pubblicazione delle Vite del Vasari, alla metà del Cinquecento, che si può dire segni per gli artisti l’approdo di un percorso di promozione e autopromozione professionale, sociale e culturale – le cui origini risalgono all’inizio del XIV secolo – che li porta a essere (e a essere riconosciuti come) letterati e intellettuali a pieno titolo. Tra questi, particolarmente studiati nel volume: Lorenzo Ghiberti, Leon Battista Alberti, Piero della Francesca, Leonardo da Vinci e ovviamente Giorgio Vasari.