Patti con Magio di Giovanni per la realizzazione di una campana

Al nome di Dio e dela Vergiene Maria.

Magio di Giovani, chanpanaio da Siena, tole a fare una chanpana a Franciescho di Vanucio, oparaio del'Uopara Sante Marie, di peso di tremiglia libbre, chogli 'frascritti patti.
Che la detta chanpana mi deba dare buona e bela e bene sonante a detto di chantori e d'ogni buono chonoscitore di canpana. E se avenise che la detta chanpana no· fusse buona, bella e be· salda e bene sonante, che 'l detto Magio la deba rifare ale sue propie spese tante e quante volte bisogniase, infino a tanto che vengha buona e bela e bene salda e bene sonante, chom'è detto di sopra.
E debami dare la detta chanpana ala sua butigha, e ine sia provata e chonoscuta.
Sì veramente che io gli debo dare una chanpana rotta, la quale chanpana rotta è sul chanpanile del Duomo.
E deba avere el detto Magio due fiorini del cientonaio a chalo del'Uopara.
E del metalo che vi metarà el detto Magio, deba avere dodici fiorini del cientonaio a chalo del detto Magio.
E debo dare al detto Magio vinti libbre di ciera nova.
E se bisogniase stagnio o rame per lo nostro metalo, gli deba dare.
E ogni altra spesa ch'achorisse, deba Magio paghare ale sue propie spese.

Fatta la deta scritta a dì XXI d'aghosto ano 1381.
E i' Magio di Giovani canpanaio so' contento a che se à detto.