Patti con Bertino di Piero per la realizzazione di alcune graticole
Al nome di Dio, amen. 1387.
Maestro Bertino di Piero, maestro dele graticole di Duomo, fecie questa compusizione e patto chon Buonsignore di Fazio nostro oparaio e cho· me Bindo di Bartalomeio camarlengo, e di volere e consentimento di tre de' suoi conseglieri, cioè misse' Pietro di San Salvadore, di misse' Bartalo di Buonristoro e di Simone di Nicholò, ogi a dì XIII di marzo anno detto, di ffare le due pasine dele graticole resta a fare i· Duomo dela soma dele quatro pasine a lui alogate per Franciesco di Vanucio oparaio è stato del'Uopara, chome dela deta alogagione apaio' patti fatti per mano del deto Franciesco indietro foglio 79, con questa agiunta e con questo modo: ch'eso maestro Bertino promete di dare fate le dette due graticole più belle lavorate che quelle che al presette sonno poste e rite i· Duomo, l'una al'altare di Santo Vitorio e l'atra a Santo Sano, e promete eso maestro Bertino dare fata l'una d'ese due graticole a chalende aghosto prosimo che viene a uno ano prosimo che seguirà, che sarà a chalende agosto anni 1389, posta e rita e trata a fine a compimento d'ongni cosa.
E Buonsignore di Fazio promise sì come oparaio prestare al detto maestro Bertino, per potere fare la decta graticola, infino la quantità di fiorini cinque ciento d'oro i· questo modo: fiorini 50 a ora al presente, e puoi l'avanzo, che sonno fiorini 450, ongni mese: fiorini trenta d'oro da calende magio anni 1388 a calende agosto anni 1389.
Ancho promise il detto maestro Bertino al sopradetto Buonsignore oparaio di dare fata e trata a fine e posta la quarta gratichola i· Duomo i· questo modo ed a questo termine: ch'eso promise darla fata e posta da calende agosto anni 1389 a' dicioto mesi prosimi che seguirano, e che viene a esare fata e posta per tuto il mese di gienaio anni 1390.
E Buonsignore promise a lui prestare sì come oparaio infino la quantità di fiorini 500 d'oro per questa siconda graticola i· questo modo: ongni mese fiorini vintisette e tre quarti, sì che i· capo de' dicioto mesi eso abia avuto i· presta per questa ultima graticola fiorini 500 d'oro, come deto è.
Ancho promise il detto maestro Bertino che infra 'l detto tenpo di sopra detto e dichiarato, mentre farà le dette due graticole, di no· fare né fare fare alcuno lavorio per fino a tanto che le dete due graticole sarano fato a compimento e poste e fate, poste le dette due graticole di sopra dette e nominate.
E per la forma detta e dichiarata di sopra si deba fare la ragione di quello che montarano, a ragione di soldi 7 la lira; e sconti prima e denari a lui prestati per la forma deta di sopra, si deba interamente pagare di ciò che montarano le dete due graticole e da·glli fiorini 190 soldi 70 resta avere del'atre due graticole fate inanzi a queste, com'apare indietro a foglio 192, e quaglli sonno istati i· diposito apo l'Uopera.
A dì III d'aprile fumo i· concordia col detto maestro Bertino ch'e· lavorio il quale da ogi adietro eso avese cominciato, ch'eso il posa trarre a fine infra 'l deto tenpo, ma che di nuovo alcuno lavorio posa pigliare né fare altro che quello dele graticole.
Maestro Bertino di Piero, maestro dele graticole di Duomo, fecie questa compusizione e patto chon Buonsignore di Fazio nostro oparaio e cho· me Bindo di Bartalomeio camarlengo, e di volere e consentimento di tre de' suoi conseglieri, cioè misse' Pietro di San Salvadore, di misse' Bartalo di Buonristoro e di Simone di Nicholò, ogi a dì XIII di marzo anno detto, di ffare le due pasine dele graticole resta a fare i· Duomo dela soma dele quatro pasine a lui alogate per Franciesco di Vanucio oparaio è stato del'Uopara, chome dela deta alogagione apaio' patti fatti per mano del deto Franciesco indietro foglio 79, con questa agiunta e con questo modo: ch'eso maestro Bertino promete di dare fate le dette due graticole più belle lavorate che quelle che al presette sonno poste e rite i· Duomo, l'una al'altare di Santo Vitorio e l'atra a Santo Sano, e promete eso maestro Bertino dare fata l'una d'ese due graticole a chalende aghosto prosimo che viene a uno ano prosimo che seguirà, che sarà a chalende agosto anni 1389, posta e rita e trata a fine a compimento d'ongni cosa.
E Buonsignore di Fazio promise sì come oparaio prestare al detto maestro Bertino, per potere fare la decta graticola, infino la quantità di fiorini cinque ciento d'oro i· questo modo: fiorini 50 a ora al presente, e puoi l'avanzo, che sonno fiorini 450, ongni mese: fiorini trenta d'oro da calende magio anni 1388 a calende agosto anni 1389.
Ancho promise il detto maestro Bertino al sopradetto Buonsignore oparaio di dare fata e trata a fine e posta la quarta gratichola i· Duomo i· questo modo ed a questo termine: ch'eso promise darla fata e posta da calende agosto anni 1389 a' dicioto mesi prosimi che seguirano, e che viene a esare fata e posta per tuto il mese di gienaio anni 1390.
E Buonsignore promise a lui prestare sì come oparaio infino la quantità di fiorini 500 d'oro per questa siconda graticola i· questo modo: ongni mese fiorini vintisette e tre quarti, sì che i· capo de' dicioto mesi eso abia avuto i· presta per questa ultima graticola fiorini 500 d'oro, come deto è.
Ancho promise il detto maestro Bertino che infra 'l detto tenpo di sopra detto e dichiarato, mentre farà le dette due graticole, di no· fare né fare fare alcuno lavorio per fino a tanto che le dete due graticole sarano fato a compimento e poste e fate, poste le dette due graticole di sopra dette e nominate.
E per la forma detta e dichiarata di sopra si deba fare la ragione di quello che montarano, a ragione di soldi 7 la lira; e sconti prima e denari a lui prestati per la forma deta di sopra, si deba interamente pagare di ciò che montarano le dete due graticole e da·glli fiorini 190 soldi 70 resta avere del'atre due graticole fate inanzi a queste, com'apare indietro a foglio 192, e quaglli sonno istati i· diposito apo l'Uopera.
A dì III d'aprile fumo i· concordia col detto maestro Bertino ch'e· lavorio il quale da ogi adietro eso avese cominciato, ch'eso il posa trarre a fine infra 'l deto tenpo, ma che di nuovo alcuno lavorio posa pigliare né fare altro che quello dele graticole.
