Dichiarazione di assunzione dell'incarico a realizzare una tavola di mischio per l'altare maggiore del Duomo, seguita da note di pagamento

Facio fede io, Giovanni Batista di Domenico da Siena, chome mi so' alloghato da misere Vanocio Biringuci di una tavola di mistio verde per farne uno epitaffio all'altare magiore dell Domo di Siena per prezo e nome di prezo di schudi sei, quali mi prometto i· lavorare fidellmette, e lustrare detta tavola sana sansa machula in termine di giorni trenta, e llui subito finita se hobriga satisfarmi dell pagamento.
E ogi questo dì 3 di gunio 1537 mi pagò in chontanti guli vinti e mezo, e dise a bono chonti per fare ditto pitafio come di sopra in gorni 30, da imchomincarsi a dì cinqe dì dito.

E no· avendo fato el sopradito pittafio, mi hobrigo ristituirli soi dinari.
In fede veritati ego Govanni Battista li ò fata di mi' propria mano. Scudi 2 – 5

E ànne auti a dì 2 d'agosto scudi due et baiocchi due 1/2 da Francesco da Sciano, garzone di detto Vannoccio alla fondaria. Scudi 2 – 2 1/2

E a dì vinti oto di magio ano 1538 ho riceputo da misere Prosparo Massaini scudi dui d'oro e guli due per resto di mie fatige e di dito epitafio, e di tanto fo fede io Govanni Batista questo dì sopradito.