Lettera al Comune di Siena

Alli inlustrissimi signori e patroni mei, li signori X.

Informatione sopra alla roina del rivelino di Piano Castagnaio:
E prima la roina è verso il piano sopra la terra e luogho più debile d'essa terra, e luogho dove si può solo da quello lato batare. La roina del rivelino à braccia 12 di stero dove, non avendo ritenzione per esere posticio, sarà causa col tempo d'altre roine nella rocha. Lasando cossì, la terra di Piano Castagnaio è aperta, e sopra al tereno non ci è posibile edificarci che è posticio, e non resitirebbe a nisuno pesso. Per chiudere sopra, volendo riparare con uno bastione di fondo, saria quasi eguale alla spessa del muro da farsi, respetto alli due altri muri rimasti ne' fianchi che bisomgniaria darlli in terra, si no penso farano rovina, come questo à fatto.
La spessa da farsi sarà cane quatro cento, che costarano scudi 400 d'oro, e per quanto posso comprendere le calcine la comunità le farà lei e con aiuto della terra del'abadia, che non mancho sicurar di detta rocha, ch'e Pianesi condurano sasi, rena et acqua per detta opara, che sarano e 3/4 del tutto il costo, dico e tre quarti di quanto montarà tutta l'opara o poco mancho.
Si è fatto il muro da farsi in disengnio colla forteza del luocho, ed una porta principale, e del socorso della terra; a ciò le signorie vostre illustrissime ci posino considerare sopra. E questo e quanto dico sopra ciò.
Li bacio le mani e me li racomando.

Dalla Rocca, 15 di marzo 1547.
Di loro signorie minimo servitore Dionigi di Paolo di Goro